Vaso françois riassunto
Vaso françois riassunto, ricerca e analisi sul vaso françois con descrizione del cratere a volute considerato un capolavoro della ceramografia attica.
Vaso françois ricerca
La ricerca sul vaso françois si apre dicendo che stiamo parlando di un vaso greco che prende il nome da Alessandro François, l’archeologo che lo scoprì all’interno di una tomba etrusca a Chiusi nel 1845. Si tratta di un cratere a volute con le anse, di produzione attica, a figure nere su sfondo rosso. Il ritrovamento del vaso di origine greca all’interno di una tomba etrusca è la dimostrazione dei fiorenti commerci che intercorrevano tra queste due civiltà.
Vaso françois descrizione
Per fare una descrizione del vaso françois bisogna partire dalle dimensioni: presenta un’altezza di 66 cm e un diametro di 57 cm. Un’iscrizione dipinta sul vaso riporta il nome dei due autori che lo realizzarono intorno al 570-565 a.C. : si tratta del ceramista Ergotimos e del ceramografo Kleitias.
Vaso françois museo archeologico Firenze
I numerosi frammenti del vaso furono ritrovati dall’archeologo Alessandro François nella necropoli etrusca di “Fonte Rotella” a Chiusi, in provincia di Siena, tra il 1844 e il 1845. I frammenti furono successivamente inviati a Firenze dove un accurato restauro ad opera di Vincenzo Monni, permise un’ottima ricostruzione dell’oggetto. Il vaso venne infine esposto al Museo archeologico di Firenze.
Vaso françois custode
Fu un custode a segnare la successiva storia del vaso françois: infatti il 9 settembre 1900 il custode del museo, in preda a un raptus d’ira, distrusse il vaso riducendolo in 638 pezzi. Fu quindi necessario un secondo restauro per riportare il vaso nella sua interezza.
Restauro vaso françois
Tra i vari restauri subiti dal vaso françois riveste grande importanza quello avvenuto con metodi moderni nel 1972: questo restauro permise il ripristino della superficie originaria dell’opera ( che era parzialmente coperta da uno strato di gesso dipinto) mettendo anche in luce alla base delle anse 2 fori, molto probabilmente fatti già nell’antichità con lo scopo di fissare il vaso a una qualche superficie. Il vaso françois si trova tuttora esposto al Museo archeologico nazionale di Firenze.
Vaso françois riassunto
Per cominciare il riassunto sul vaso françois bisogna assolutamente dire che sul vaso sono raffigurate scene mitologiche incentrate sulla storia di Achille.
Andiamo ad analizzare le varie narrazioni mitologiche raffigurate nei fregi, ovvero le fasce in cui è suddiviso il vaso:
All’altezza dell’orlo, sul lato anteriore, troviamo la caccia al cinghiale Calidonio inviato dalla dea Artemide per vendicarsi del re Oineo che si era dimenticato di onorarla. Prendono parte alla caccia Meleagro, Atlanta e Peleo, il padre di Achille.
Sul lato posteriore troviamo invece raffigurati i 14 giovani ateniesi che erano stati inviati a Creta come sacrificio per il Minotauro. I ragazzi danzano al cospetto di Teseo, che li aveva salvati, mentre a sinistra la scena narra l’arrivo della nave che li riporterà in patria. Di fronte a Teseo è inoltre raffigurata Arianna.
Vaso françois analisi
Proseguendo nell’analisi del vaso françois possiamo vedere raffigurata, all’altezza del collo, nel registro inferiore, la corsa dei carri per i funerali di Patroclo, indetta da Achille. Sempre sul collo, dall’altra parte del registro inferiore, troviamo invece una scena di Centauromachia (ovvero la battaglia dei centauri). La battaglia scoppiò in occasione del matrimonio di Piritoo con Ippodamia, al quale erano stati invitati anche i centauri: uno dei centauri tentò di fare violenza alla sposa, stessa cosa che tentarono di fare gli altri centauri alle donne presenti alla cerimonia. Questo provocò la reazione di Piritoo aiutato dai suoi compagni e lo scontro si concluse con la sconfitta dei centauri.
Sulla pancia del vaso françois si trova la fascia decorativa principale, nel punto di massima espansione del cratere: viene raffigurata l’unica scena che corre tutt’intorno al vaso con la rappresentazione delle nozze di Peleo e Teti a cui partecipano gli dei: i due sono rispettivamente il padre e la madre di Achille.
Il vaso françois riassunto
Per proseguire nel riassunto sul vaso françois andiamo ad analizzare le raffigurazioni presenti nel ventre del cratere.
Nel registro superiore del ventre troviamo da un lato la scena del dio Efesto che torna sul Monte Olimpo, la dimora degli dei. Sull’altro lato viene invece raffigurato l’agguato di Achille a Troilo avvenuto fuori dalle mura di Troia. Si tratta di un episodio della guerra di Troia, infatti Troilo è uno dei figli di Priamo, il re di Troia.
Nel registro inferiore del ventre, nel fascia al di sopra del piede, si trova un fregio decorativo animalistico, con raffigurazioni di gruppi di animali e piante.
Sul piede del vaso è invece raffigurata la scena comica della vivace lotta tra i pigmei e le gru, detta anche geranomachia.
Il vaso françois descrizione
Per concludere la descrizione del vaso françois analizziamo le raffigurazioni presenti sulle anse.
Sulle anse sono dipinti la dea Artemide nelle vesti di Potnia Theròn (signora degli animali), la scena di Aiace che porta il cadavere di Achille sulle spalle e il Gorgoneion apotropaico, cioè la gorgone come motivo apotropaico, caratteristica attribuita alle figure in grado di allontanare gli influssi e le influenze maligne.