13 proverbi piemontesi divertenti
Gli antichi proverbi piemontesi sono una fonte inesauribile di saggezza e di umorismo. Sebbene molti di essi siano seri e riflessivi, alcuni proverbi piemontesi sono estremamente divertenti e possono farvi ridere ad alta voce. In questo articolo, esploreremo alcuni dei proverbi piemontesi più divertenti che fanno ridere.
Dalle battute sulle relazioni amorose alle allusioni alle abitudini alimentari, questi proverbi piemontesi non mancheranno di farvi sorridere e, speriamo, di farvi apprezzare la ricchezza della cultura e dell’umorismo piemontesi.
Proverbi popolari Piemontesi che fanno ridere
Ecco quelli che sono i proverbi piemontesi divertenti da sapere:
1.”A fa bel fèse larg cun la roba d’j autri” – C(omodo farsi strada con le cose degli altri).
2. “A l’è mei n’amis che des parent” – (È meglio un amico che dieci parenti).
3. “A l’è brùt a serve, ma pì brùt fese serve” – (Triste servire, ma più triste farsi servire).
4. “A l’è pu facil spusese mal, che mangè ben” – (È più facile sposarsi male, che mangiar bene).
5. “A-i va régola e mësura fin-a a bèive l’eva pura” – (Ci vuol regola e misura persino nel bere l’acqua pura).
6. “Al ris al nassa int l’aqua e ‘l mora int al vin” – (Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino).
7. “As peur nen beivi e subiè “– (Non si può bere e fischiare).
8. “Chi a l’ha nen cura du su caval a merita d’andé s pè” – (Chi non ha cura del suo cavallo, merita di andare a piedi).
9. “Chi ch’a l’è sempre malavi a l’è l’ultim a meuire” – (Chi è sempre ammalato è l’ultimo a morire).
10. El diau a l’è gram perchè è veg – (Il diavolo è gramo perché è vecchio).
11. “Firb cmè Gribùja che pri nen bagnase a s’ascundiva ant i ariane” – (Furbo come Gribuglia che per non bagnarsi si nascondeva in un ruscello).
12. “La murusa a l’é lait, la spusa l’lé bur, la fumna l’é furmagg dur” – (La fidanzata è latte, la sposina è burro, la moglie è formaggio duro).
13. “Ij fieuj a son come ij dij dla man: a nasso da l’istess pare e da l’istessa mare ma a i na j’è nen un midem” – (I figli sono come le dita della mano: nascono dallo stesso padre e dalla stessa madre, ma non ve n’è uno uguale all’altro).