Modi indefiniti verbi italiani
Modi indefiniti verbi italiani, appunto con esempi, significato e spiegazione dei tre modi indefiniti dei verbi italiani: infinito, participio e gerundio.
Verbi modi indefiniti definizione
Nella lingua italiana sono tre i modi indefiniti del verbo: infinito, participio, gerundio. Per definizione vengono detti modi indefiniti perché non forniscono indicazioni riguardo la persona (prima, seconda, terza) e il numero (singolare o plurale) del soggetto a cui il verbo si riferisce.
Modi indefiniti significato
Come dicevamo a proposito del significato dei modi indefiniti, i modi verbali indefiniti si chiamano così perché non indicano la persona che compie l’azione (io, tu, egli…), cioè non hanno la persona. Inoltre hanno solo due tempi: presente e passato.
Modi indefiniti esempi
Ecco qui tre esempi con ciascuno dei tre modi indefiniti ovvero infinito, participio e gerundio:
– É giunto il momento di agire (infinito)
– Finalmente ho capito i miei errori (participio)
– Il turista ha visitato Berlino camminando per tutta la città (gerundio)
Modi indefiniti tempi
Un’altra caratteristica dei modi indefiniti dei verbi italiani è quella di non collocarsi nel tempo in modo autonomo, proprio per questo i modi indefiniti hanno sempre bisogno di un altro verbo per assumere un aspetto più definito situandosi nel passato, nel presente o nel futuro. L’informazione sul tempo è quindi contenuta nel verbo principale, con il quale i modi indefiniti stabiliscono generalmente rapporti di contemporaneità e anteriorità.
Modi indefiniti spiegazione
Proseguiamo ora con la spiegazione di ciascuno dei tre modi indefiniti (infinito, participio, gerundio) dei verbi italiani partendo dal modo infinito.
Modo infinito dei verbi
Il modo infinito esprime il verbo nella forma base: quindi dal modo infinito si capisce a quale coniugazione appartiene il verbo (prima coniugazione -are; seconda -ere; terza -ire).
Modo infinito tempi
Il modo infinito presenta un tempo semplice, il presente ( ad esempio suonare), e un tempo composto, il passato (aver suonato).
Modo infinito usato come nome ( infinito sostantivato)
L’infinito si dice sostantivato quando viene usato come un nome e a tutti gli effetti si comporta come un sostantivo: è quindi accompagnato da un articolo o da una preposizione articolata.
Infinito sostantivato frasi
Nelle seguenti frasi viene utilizzato l’infinito sostantivato:
– Marta è la più brava nel suonare il violino.
– Il parlare a vanvera può essere controproducente.
– Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Modo participio dei verbi
Il participio può avere funzione di verbo, aggettivo e nome. Il participio funziona come un aggettivo o un nome e in questi casi trasmette infatti informazioni di numero e di genere.
– Finito (= verbo) di giocare, ho iniziato a fare i compiti.
– Nella favola Pinocchio incontra il Grillo parlante (= aggettivo).
– Ieri sono andato al concerto del mio cantante (= nome) preferito.
Modo participio tempi verbali
Il participio presenta due tempi semplici: il presente e il passato. Il participio presente è usato soprattutto come nome o come aggettivo (cantante). Il participio passato (cantato) si usa anche per formare i tempi composti dei verbi (abbiamo cantato).
Modo gerundio dei verbi
Il modo gerundio indica il tempo, la causa, il modo, il mezzo con cui avviene l’azione espressa dal verbo della frase reggente. Il gerundio si utilizza in proposizioni dipendenti per esprimere una varietà di relazioni con il verbo della proposizione reggente.
– Parlavo con gli amici mangiando un panino (rapporto di tempo).
– Il telecomando si è rotto cadendo a terra (rapporto di causa).
– Lo studente uscì da scuola correndo per prendere il treno (rapporto di modo).
– Studiando ho acquisito tante nuove conoscenze (rapporto di mezzo).
Tempi del modo gerundio
I tempi del modo gerundio sono due: uno semplice, il presente (facendo sport si resta in forma), e uno composto, il passato (avendo studiato per tutto il pomeriggio, la ragazza si sentiva stanca).