La volpe e la maschera
La volpe e la maschera favola di Esopo e Fedro spesso utilizzata come versione di greco e versione di latino: testo e morale della favola La volpe e la maschera.
La volpe e la maschera versione greco
La favola “La volpe e la maschera” viene spesso utilizzata come versione di greco perchè è contenuta nelle “Favole”, una raccolta di favole morali scritta dal famoso scrittore greco antico Esopo nel VI secolo a.C.
La volpe e la maschera versione latino
La favola è stata ripresa anche dallo scrittore romano Fedro nelle sue “Fabulae” con il titolo “La volpe e la maschera tragica” e per questo viene spesso utilizzata come versione di latino. Questa, come molte delle altre favole di Fedro, sono rifacimenti e traduzioni delle favole greche attribuite ad Esopo.
La volpe e la maschera tragica
Ecco qui la favola prima nella versione di Esopo e poi in quella di Fedro:
La volpe e la maschera Esopo
Una volpe entrò nella casa di un attore e, frugando in mezzo a tutti i suoi costumi, trovò anche una maschera da teatro. La sollevò tra le zampe ed esclamò: “Una testa magnifica, ma cervello niente!” Ecco una favola per certi uomini belli di corpo ma poveri di spirito.
La volpe e la maschera Fedro
Per caso una volpe aveva visto una maschera tragica: “Oh quanta bellezza, disse, ma non ha cervello!”. Ciò è stato detto per coloro ai quali la sorte ha concesso onore e gloria ma ha tolto la comune intelligenza.
La volpe e la maschera morale
La morale della favola è che alcuni uomini sono molto attenti alla cura del corpo ma restano poveri di spirito. L’apparenza della bellezza può nascondere il vuoto della ragione e non sempre quelli che grazie alla fortuna sono arrivati ad avere onori e riconoscimenti si rivelano poi essere persone dotate di capacità e intelligenza.