Il fu Mattia Pascal riassunto
Il fu Mattia Pascal riassunto breve e dettagliato del celebre romanzo di Luigi Pirandello Il fu Mattia Pascal con trama e analisi.
Riassunto Il fu Mattia Pascal
Il fu Mattia Pascal è un famoso romanzo dello scrittore Luigi Pirandello, apparso per la prima volta nel 1904 pubblicato a puntate sulla rivista Nuova Antologia. Primo grande successo di Pirandello, nello stesso anno fu successivamente pubblicato in volume.
Il fu Mattia Pascal riassunto breve
Il riassunto del romanzo il fu Mattia Pascal parte con Mattia Pascal che decide di raccontare a ritroso la sua storia mentre si trova nella biblioteca del suo paese, il romanzo quindi inizia dalla fine.
Mattia Pascal, il protagonista del romanzo, vive a Miragno, un paese immaginario della Liguria. Mattia racconta che in precedenza viveva insieme alla madre e al fratello Roberto in condizioni agiate grazie al lavoro del padre, morto quando Mattia aveva solo 4 anni e mezzo, che aveva lasciato loro una discreta fortuna. Fortuna mandata in fumo dal disonesto amministratore Batta Malagna, al quale la madre di Mattia si era incautamente affidata. Mattia Pascal era stato perciò costretto a cercare lavoro, trovandolo presso la biblioteca.
Il fu Mattia Pascal riassunto dettagliato
Il riassunto prosegue con Mattia che, per vendicarsi di Batta Malagna, seduce la nipote Romilda che rimane incinta. Anche Pomino, un amico, è innamorato di Romilda Pescatrice, la quale però sposa Mattia e i due vanno a vivere insieme alla suocera. Nascono due gemelle ma una muore subito, l’altra dopo un anno; poco dopo muore anche la madre, e così Mattia, maltrattato dalla suocera e oppresso da un matrimonio infelice, dopo l’ennesimo litigio decide di fuggire di casa per provare ad andare in America.
Il fu Mattia Pascal riassunto e trama
Durante il viaggio Mattia si ferma a Montecarlo, dove per 12 giorni gioca d’azzardo al casinò vincendo un’ingente somma di denaro.
Mentre in treno escogita un modo per scappare dalla sua vita, legge per caso il suo necrologio su un giornale: infatti la moglie e la suocera, credendolo erroneamente morto, lo avevano riconosciuto in un cadavere ritrovato in quei giorni. Mattia decide di sfruttare l’occasione e iniziare una nuova vita con un nuovo nome, Adriano Meis, ricavato sentendo due signori discutere sull’iconografia cristiana.
Il Fu Mattia Pascal trama breve
Adriano decide di operarsi l’occhio strabico, di tagliare barba e capelli e si trasferisce a Roma, vivendo in una pensione tenuta dal signor Paleari e dalla figlia Adriana. In breve tempo Adriano stringe amicizia con l’affittuario e la figlia Adriana, innamorandosi della ragazza. Presto si accorge però che non avere un passato lo costringe alle bugie: molti iniziano a fargli domande personali, alle quali Adriano non può far altro che rispondere con storie inventate.
Il fu Mattia Pascal trama dettagliata
Mattia si accorge che gli è impossibile condurre una nuova vita con il nome inventato di Adriano Meis: non ha documenti che comprovino la sua identità, non può quindi trovare un lavoro, né denunciare un furto del quale è rimasto vittima e nemmeno sposare Adriana di cui si è innamorato. Adriano continua a ripetersi di essere libero ma si accorge di essere vivo per la morte ma morto per la vita, decide quindi di fingere un suicidio per rinascere ancora come Mattia Pascal. Lascia vicino al ponte un biglietto d’addio e torna al suo paese.
Il fu Mattia Pascal trama e analisi
La trama del romanzo Il fu Mattia Pascal prosegue con Mattia che, tornato in paese, trova la moglie sposata con l’amico Pomino e con una figlia. Sebbene legalmente Mattia abbia la possibilità di far annullare il secondo matrimonio, si rende conto di non poter distruggere quella nuova famiglia. Decide quindi di non riprendere la moglie ma di lasciarla all’amico, fa due giri intorno al villaggio ma nessuno si accorge di lui e così si dirige verso la biblioteca.
Il fu Mattia Pascal riassunto e analisi
Il riassunto si conclude con il “fu” Mattia Pascal che si rassegna a vivere con una vecchia zia, andando ogni tanto al cimitero, dove lascia dei fiori per leggere la sua epigrafe. Mattia passa gran parte del tempo in biblioteca in compagnia del parroco, con l’aiuto del quale decide di scrivere la sua incredibile vicenda. Il manoscritto verrà lasciato alla biblioteca, con l’obbligo che nessuno lo apra se non passati cinquant’anni dalla sua “terza, ultima e definitiva morte”.