Edonismo significato
Edonismo significato del concetto di edonismo: dall’edonismo epicureo all’edonismo umanistico che raggiunse il suo apice alla corte dei Medici a Firenze.
Significato edonismo
Con il termine edonismo si indica qualsiasi filosofia o scuola di pensiero che identifica la ricerca del bene con quella del piacere, riconoscendo nel piacere il fine ultimo dell’essere umano.
Edonismo epicureo significato
La filosofia epicurea aveva come scopo finale la ricerca del piacere. Secondo gli epicurei il piacere era l’unica possibilità che aveva l’uomo per diventare saggio e non farsi più toccare dai beni materiali, arrivando alla felicità. La ricerca del piacere veniva chiamata dagli epicurei “talaxemando”, ovvero piacere a riposo. L’etica epicurea tende a conseguire il piacere stabile, duraturo, inteso più come cessazione e privazione del dolore che come conseguimento di un determinato benessere. Questo piacere si può ottenere ricercando i soli beni necessari che si mantengano inalterati nel tempo, in grado quindi di assicurare tranquillità e serenità d’animo. L’uomo saggio per questo coltiva l’amicizia e l’atarassia, ovvero l’assenza di agitazione e il distacco dalle passioni.
Umanesimo significato e caratteristiche
Il concetto di edonismo torna in auge durante l’Umanesimo. L’Umanesimo si può definire come un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo e che si sviluppò successivamente in Europa nel Quattrocento. L’elemento caratterizzante di questo movimento culturale fu la riscoperta della cultura dell’antichità classica greco-romana. Infatti tra gli aspetti centrali dell’Umanesimo c’è la riscoperta ed il rinnovato approccio con le opere letterarie dell’antichità e la centralità che acquista l’essere umano per gli intellettuali umanisti. La classicità viene assunta come modello ideale per inaugurare un modo di pensare decisamente più laico che andrà a scardinare il predominio della teologia che aveva caratterizzato la cultura europea fino a tutto il 1300.
Edonismo umanistico
l modelli classici, caratterizzati dalla ricerca di equilibrio ed eleganza, vengono apprezzati, studiati e imitati e questa ricerca favorisce ed accompagna una nuova sensibilità per la bellezza e l’armonia che si esprime in tutti i livelli artistici: dalla pittura alla scultura, passando per l’architettura e ovviamente nelle opere letterarie. Nasce così l’edonismo umanistico.
Edonismo significato umanistico
Nel 1400, in pieno Umanesimo, le università, che fino a quel momento avevano costituito l’istituzione culturale più importante, perdono forza. Gli intellettuali di questo periodo tendono così a considerarsi un’élite e si riuniscono tra loro in accademie. Gli intellettuali cominciano così a intrattenere rapporti solo con esponenti dell’alta società, soprattutto con le corti signorili, diventate sempre più centrali nella vita politica, sociale e culturale delle città. E proprio nell’ambiente delle corti si sviluppa l’edonismo umanistico, caratterizzato da uno stile di vita che ricerca piaceri estetici, intellettuali e sensuali.
Esponenti edonismo
Nell’ambiente delle corti, in particolare alla corte medicea fiorentina, agiscono i principali esponenti dell’edonismo come Angelo Poliziano e addirittura Lorenzo De’ Medici, noto mecenate e signore di Firenze. A Ferrara, alla corte degli Estensi, troviamo invece Matteo Maria Boiardo, conte feudatario della potente famiglia estense.
Lorenzo de’ Medici edonismo
Lorenzo De’ Medici viene ricordato anche per i suoi componimenti letterari, alcuni di stile stilnovistico in tono aulico, altri di tono ironico. L’opera più nota di Lorenzo De’ Medici è senza dubbio la Canzona a Bacco, scritta per la festa di Carnevale del 1490, festa molto importante per la cultura dell’epoca in cui le canzoni accompagnavanono i carri allegorici. La canzone scritta da Lorenzo accompagna il carro dedicato a Bacco, il dio greco del vino e dell’ebrezza, ed esorta, nel tipico stile dell’edonismo, a godere dei piaceri della vita allontanandosi dalle preoccupazioni per il futuro. Questa poesia comincia con i famosi versi: “Quant’è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia! / Chi vuol essere lieto, sia / di doman non c’è certezza”.
Edonismo Poliziano
Poliziano, per molto tempo amico di Lorenzo de’ Medici, è considerato il massimo letterato della corte medicea. L’opera più nota di Poliziano sono Le Stanze per la giostra di Giuliano de’ Medici, che raccontano l’amore tra il giovane e selvatico cacciatore Iulio, trasposizione dello stesso Giuliano, e la bellissima ninfa Simonetta, il tutto con ambientazione bucolica in stile virgiliano. Poliziano è anche autore di diverse ballate: ad esempio “Ben venga Maggio” e “I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino” sono inni alla bellezza, virtù destinata a scomparire col passare degli anni e che va goduta finché si è in tempo, o inni alla primavera, intesa come stagione di rinascita della natura e di nuovi amori.
Edonismo significato per Matteo Maria Boiardo
La cultura cortigiana che comincia a diffondersi non coinvolge solo la corte dei Medici a Firenze ma si sviluppa ad esempio anche a Ferrara, alla corte degli Estensi dove opera Matteo Maria Boiardo. La sua opera principale, l’Orlando Innamorato, è appositamente scritta per un pubblico cortigiano. Con questo poema Boiardo recupera il tema dell’epica cavalleresca e lo rielabora adattandolo al nuovo ambiente culturale della corte: per la prima volta l’eroe Orlando viene descritto in preda alla follia amorosa, tema che si interseca con quello eroico. Nell’Orlando Innamorato la narrazione è riempita di episodi e aneddoti che hanno lo scopo di divertire il pubblico con piacevolezza, equilibrio ed eleganza.