Cappella Palatina Palermo
Cappella Palatina Palermo costruita dal re Ruggero II nel 1129 : riassunto e storia della Cappella Palatina di Palermo famosa per i suoi mosaici e il suo tesoro.
Cappella Palatina significato
Il significato del termine “cappella palatina” può essere spiegato dicendo che per cappella palatina ci si riferisce a una cappella privata ubicata nel palazzo di un regnante. Infatti l’aggettivo “palatino” significa proprio “di un palazzo reale”.
Cappella Palatina Palermo riassunto
La Cappella Palatina di Palermo è una delle chiese più belle d’Italia, un vero e proprio gioiello incastonato nel Palazzo dei Normanni.
Simbolo dell’architettura religiosa di epoca arabo-bizantina, la basilica è dedicata a San Pietro apostolo ed è situata nel complesso architettonico del Palazzo dei Normanni di Palermo, noto anche come il Palazzo Reale, la più antica residenza reale d’Europa e attuale sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La costruzione della Cappella Palatina di Palermo fu commissionata dal re Ruggero II di Sicilia nel 1129, per poi durare fino al 1140, anno dell’effettiva consacrazione. I lavori di realizzazione si conclusero ufficialmente nel 1143 e la Cappella Palatina diventò la chiesa privata della famiglia reale.
La caratteristica principale della Cappella Palatina di Palermo è il suo stile misto, infatti la sua architettura è la sintesi di culture diverse tra loro: in alcune parti è presente lo stile occidentale mentre altre riprendono sia lo stile arabo che quello bizantino.Il fiore all’occhiello della Cappella Palatina sono sicuramente i mosaici in stile bizantino che rivestono interamente le pareti della basilica. In parte ancora originali e risalenti al tempo di Ruggero II, donano al turista una magnifica e indimenticabile visione aurea. I soffitti sono decorati in stile islamico mentre il pavimento è di origine araba. Proprio per questo incontro di stili e culture differenti che coesistono armoniosamente, la Cappella Palatina, oltre a essere un tesoro inestimabile dell’arte mondiale nominata nel 2015 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è considerata a ragione un modello di integrazione culturale.
Cappella Palatina Palermo mosaici
I mosaici ricoprono tutta la superficie della Cappella Palatina di Palermo, anche se solo una parte è originale della metà del 1100. Ispirati ai modelli iconografici bizantini, sono opera di artisti siciliani e greci e sono considerati tra i più belli d’Italia. Colpisce in particolar modo nell’abside centrale la raffigurazione di un gigantesco Cristo Pantocratore benedicente, con in mano un libro in cui sono scritti i passi del vangelo di Giovanni. Al di sotto del Cristo Pantocratore si trova un mosaico raffigurante la Madonna tra santi con ai lati due arcangeli.
Cappella Palatina Palermo soffitto
Il soffitto in legno della navata centrale della Cappella Palatina di Palermo è probabilmente la più evidente testimonianza della presenza islamica alla corte di Ruggero II. Presenta la classica struttura lignea araba delle muqarnas caratterizzata dai tipici lacunari geometrici degradanti. A completare la decorazione del soffitto non mancano intagli e dipinti sempre in stile arabo. Anche se restaurato, il soffitto si mantiene integro e nella fascia centrale a cassettoni di legno scolpiti in forma di stella presenta in ogni spicchio rappresentazioni di animali e danzatori.
Cappella Palatina Palermo pavimento
Le decorazioni del pavimento della Cappella Palatina di Palermo sono un perfetto un esempio di opus sectile medievale, una tecnica artistica che utilizza marmi tagliati per realizzare pavimentazioni. Anche in questo caso è evidente l’incontro della cultura occidentale con quella orientale. Infatti i motivi impiegati nella decorazione del pavimento mostrano la compresenza e la commistione di due differenti tradizioni culturali: da una parte quella bizantina e dall’altra quella islamica.
Tesoro Cappella Palatina Palermo
Le bellezze della Cappella Palatina di Palermo non si fermano accedendo alla basilica ma continuano con un vero e proprio tesoro conservato nell’area museale attigua alla Cappella. Il tesoro comprende oggetti di alto valore storico, artistico e culturale consistenti sia in materiale sacro che in veri e propri documenti pubblici risalenti all’epoca medievale noti con il nome di Tabulari.
Tra i manufatti sacri di particolare importanza ci sono quindici cofanetti realizzati in avorio che rappresentano in pieno, secondo gli studiosi, lo stile normanno che si sviluppò in tutta la Sicilia nel periodo medievale.
Sono presenti anche diversi ostensori, suppellettili, reliquiari e paramenti realizzati con materiali molto pregiati e con ricami in argento e oro.